Michele Di Lorenzo nominato Senatore Emerito dell’Ordine degli Ingegneri
Festa grande, al Campus Federiciano di San Giovanni a Teduccio, per la proclamazione dei nuovi Senatori e Senatori Emeriti dell’Ordine degli ingegneri della...
Rischio sismico, vulcanico, idrogeologico: tre minacce sul territorio – e particolarmente preoccupanti in Campania – i cui eventuali effetti possono però essere prevenuti e mitigati grazie all’apporto professionale dei tecnici e degli ingegneri, in sinergia con le amministrazioni locali e territoriali.
Partendo da questo assunto, l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, presieduto da Edoardo Cosenza, organizza nel territorio vesuviano un ciclo di tre convegni sul tema “Convivere con i rischi naturali”, coordinato dal consigliere dell’Ordine, Gennaro Annunziata.
Nel primo appuntamento tenutosi venerdì 9 marzo, a Torre Annunziata nella suggestiva cornice di Villa Tiberiade, si è discusso del tema “La gestione del rischio sismico: criticità e prospettive”. A promuovere l’iniziativa, l’Associazione Ingegneri di Torre Annunziata, in partnership con l’Associazione Vitruvio e l’Associazione Ingegneri del Comprensorio Stabiese. A moderare il dibattito è stato il direttore del quotidiano Metropolis, Raffaele Schettino, mentre il “question time” finale è stato coordinato da Nunzio Ariano, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale di Torre Annunziata.
Ad aprire i lavori del convegno sono stati Domenico Aversa, Presidente dell’Associazione Ingegneri di Torre Annunziata ed il primo cittadino oplontino, Vincenzo Ascione.
Queste le relazioni presentate nel corso dell’evento (scaricabili nella sezione Documenti del sito)
Prospettive nell’attuale contesto legislativo
Ing. Michele Di Lorenzo ‐ Presidente emerito Associazione Ingegneri di Torre Annunziata
Sintesi dell’intervento
Il convegno intende evidenziare il quotidiano convivere con i rischi naturali del nostro territorio ed in primis focalizzare Criticità e Prospettive della gestione del Rischio Sismico, tema che chiaramente investe la problematica della vulnerabilità del vecchio costruito esistente.Il tema assegnato obbliga a ripercorrere tutta l’evoluzione dei vari provvedimenti legislativi che hanno portato al DM n.58/2017, che ha introdotto il cosiddetto Sisma Bonus ed alla formulazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2018.La relazione tende a formulare prospettive di interventi, finalizzati alla mitigazione del Rischio Sismico, nell’attuale contesto legislativo del Sisma Bonus che ha reso operativo, un semplice ma nello stesso tempo, straordinario e forte strumento di incentivi fiscali, capace di coniugare sicurezza e prevenzione e anche di creare nuove opportunità di lavoro, tanto per i professionisti, quanto per le imprese.
Strategie Piani di Protezione Civile
Prof. Ing. Mauro Dolce ‐ Direttore Generale Dipartimento della Protezione Civile
Sintesi dell’intervento
Negli ultimi 60 anni, includendo i terremoti del 2009 in Abruzzo, la sequenza del 2012 in Emilia-Lombardia-Veneto e la sequenza del Centro Italia iniziata il 24 agosto 2016, le vittime determinate dal rischio sismico sono stimate intorno a 5000, mentre il costo complessivo attualizzato per la riparazione dei danni è stimato in circa 180 miliardi di euro, ossia mediamente più di tre miliardi ogni anno. La mitigazione del rischio sismico richiede azioni di prevenzione strutturale e non strutturale. Le prime sono quelle che si riferiscono al rafforzamento delle costruzioni, le seconde ad una molteplicità di azioni che vanno dalla messa a punto di norme alla redazione e messa in pratica dei piani di protezione civile. Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, con la Legge n. 77/2009, il Parlamento ha stanziato circa un miliardo di euro per la prevenzione del rischio sismico, affidandone al Dipartimento della Protezione Civile la gestione. La strategia che si è voluto mettere in atto è di ampio respiro, perseguendo diverse linee di azione, attinenti alla prevenzione sia strutturale, sia non strutturale. Il processo di attuazione è lungo, per i necessari tempi tecnico-amministrativi. Le risorse disponibili, rispetto all’enormità del problema, consentono di ottenere risultati importanti in termini quantitativi solo per le azioni di prevenzione non strutturale, quali la microzonazione sismica e l’analisi della condizione limite per l’emergenza di circa il 50% dei comuni italiani.
Rischio sismico in Campania
Prof. Ing. Edoardo Cosenza ‐ Presidente Ordine degli ingegneri di Napoli
Sintesi dell’intervento
L’intervento analizzerà la pericolosità sismica italiana ed approndirà la pericolosità della Campania e della Provincia di Napoli. Analizzerà brevemente anche la vulnerabilità degli edifici conseguente alle diverse classificazioni sismiche, e purtroppo ai relativi ritardi, che si sono succedute. E quindi conseguentemente inquadrerá in termini sintetici il Rischio Sismico (Prodotto di Pericolosità, Vulnerabilità e Esposizione, in termini probabilistici) delle costruzioni in Campania. Infine inquadrerà nell’attuale contesto tecnico e finanziario ( sgravi fiscali ) le attuali possibilità offerte dallo Stato per migliorare la sicurezza sismica degli edifici
Scuole ed edifici pubblici
Prof. Ing. Andrea Prota ‐ Consigliere Segretario Ordine degli ingegneri di Napoli
Sintesi dell’intervento
L’intervento si soffermerà sulla riduzione del rischio sismico di edifici a destinazione pubblica ed in particolare scolastica. L’imminente entrata in vigore dell’aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni verrà trattata dal relatore in modo da evidenziare le importanti novità in esso introdotte, le quali stabiliscono un livello di sicurezza minimo da raggiungere nel caso di miglioramento sismico e rendono più fattibile l’adeguamento sismico (tipo di intervento più incisivo), qualora questo sia l’obiettivo dell’intervento. Tali considerazioni verranno svolte anche alla luce dei concetti introdotti dalla normativa sul cosiddetto “sisma bonus” che pone l’enfasi non solo sulla riduzione del rischio per la salvaguardia delle vite umane ma richiede, oltre a ciò, che gli interventi riducano l’entità e l’estensione dei danni sia alle parti strutturali che non strutturali.