Michele Di Lorenzo nominato Senatore Emerito dell’Ordine degli Ingegneri
Festa grande, al Campus Federiciano di San Giovanni a Teduccio, per la proclamazione dei nuovi Senatori e Senatori Emeriti dell’Ordine degli ingegneri della...
di Gennaro Annunziata
CASERTA – La crisi penalizza anche gli ingegneri, ma la categoria sta mettendo in campo molte contromisure. Anche di questo si è discusso a Caserta, in occasione del 59° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri, tornato in Terra di Lavoro dopo 36 anni. Il titolo dell’edizione di quest’anno è stato “Il Futuro, oggi. Crescita, Sostenibilità, Legalità” ed ha visto presenti circa mille ingegneri provenienti dai 106 Ordini provinciali. Fra i temi trattati la semplificazione della burocrazia che è uno dei principali freni alla ripresa dell’Italia.
“I lavori del nostro congresso – afferma lo stabiese Luigi Vinci, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli – hanno evidenziato come il problema della semplificazione normativa sia quanto mai attuale e sentito. Vincoli, talvolta anacronistici, ingessano il potenziale che le professioni sono in grado di esprimere per il Paese, per l’economia e per la categoria stessa”.
L’assise casertana ha anche evidenziato come le difficoltà che gli ingegneri si trovano a vivere, a causa del perdurare della crisi economica, stiano portando gli iscritti, con una sempre maggiore frequenza, a chiedere ai rispettivi Ordini territoriali, di promuovere iniziative finalizzate ad individuare nuove opportunità occupazionali. Proprio in questa direzione si muove la proposta, avanzata di recente dall’Ordine di Napoli, di effettuare interventi di manutenzione edilizia per la messa in sicurezza degli edifici, così da evitare eventi drammatici come il crollo in via Toledo costato la vita al giovane Salvatore Giordano: “L’Ordine – spiega Vinci – ha aperto un tavolo di confronto con il Comune di Napoli. Abbiamo suggerito di elaborare “schede di sopralluogo”, da compilare “a vista”, per la valutazione del livello di rischio. La nostra proposta, presentata agli amministratori cittadini, prevede di destinare giovani professionisti, facendo ricorso a stage o borse di studio, agli uffici tecnici comunali, dopo un rapido ma efficace percorso formativo curato dallo stesso Ordine”.
I tecnici, così reclutati e formati, potrebbero procedere al censimento e alla mappatura del rischio relativo a tutto il patrimonio edilizio presente sul territorio comunale. “La mappatura del rischio ottenuta sarebbe uno strumento prezioso attraverso cui l’Amministrazione potrebbe sollecitare i proprietari degli immobili, laddove si rendesse necessario, a fare manutenzione.
Quanto al problema delle risorse finanziarie, abbiamo promosso l’apertura di un altro tavolo di confronto insieme al Forum per la responsabilità sociale, con l’Associazione bancaria italiana (Abi) e con la Regione, per istituire un fondo di garanzia e consentire così l’accesso al credito dei privati per il reperimento delle risorse necessarie all’effettuazione dei lavori di manutenzione, a tassi inferiori rispetto alla media di mercato”.
Vinci, che è anche presidente della Scuola Nazionale di Alta Formazione per gli ingegneri, ha anche chiarito gli obiettivi della neonata istituzione: “La scuola intende puntare su progetti formativi di alto livello che diventino per i nostri iscritti un’ulteriore leva di competitività. Cureremo per questo anche la formazione linguistica, erogando non solo corsi avanzati di inglese tecnico, ma anche di lingue dei paesi emergenti, come la Russia, gli Emirati, la Cina e così via”.